Cocchiola – Sasso della Cocchiola

La guida dettagliata della Cocchiola si trova nel volume Alta Val Marecchia: Viamaggio – Cerbaiolo – Cocchiola (Volume Primo, pagine 133*138).


COCCHIOLA

Comune: Badia Tedalda (Ar)
Quota: mt. 874 s.l.m.
Dove si trova: dalla Svolta del Podere, sulla via Marecchiese, si segue la Strada Provinciale n. 53 in direzione Pratieghi e dopo soli 150 metri si imbocca, sulla destra, la strada tra i calanchi che conduce all’antico casolare.
Descrizione: antico casolare, adibito a struttura ricettiva, situato su un verde e ampio altipiano. Buona visuale sulla vallata del Presale e l’Alpe della Luna dalla vicina pala eolica.

Coordinate GPS: 43°42’39.43”N 12°08’41.00”E
Per individuare la località sulla mappa satellitare copia le coordinate GPS e incollale in Google Earth (dal PC o dallo smartphone) andando su Ricerca→Cerca oppure in un navigatore GPS che supporti la ricerca con le coordinate.


SASSO DELLA COCCHIOLA

Comune: Badia Tedalda (Ar)
Quota: mt. 928,9 s.l.m.
Dove si trova: dal casolare sopra descritto si segue la strada campestre che conduce in pochi minuti sul crinale dove è posizionata una grande pala eolica. Si segue l’antica strada regia per 25 minuti circa fino al rilievo roccioso.
Descrizione: punto panoramico con visuale su buona parte della val Marecchia. Scarsi resti di antiche strutture e di postazioni della Linea Gotica.

Coordinate GPS: 43°42’48.45”N 12°09’25.60”E
Per individuare la località sulla mappa satellitare copia le coordinate GPS e incollale in Google Earth (dal PC o dallo smartphone) andando su Ricerca→Cerca oppure in un navigatore GPS che supporti la ricerca con le coordinate.


Cocchiola-casolare
Il Cinquecentesco casolare della Cocchiola, in splendida posizione su un verde altopiano.
Sasso-della-Cocchiola
Sasso della Cocchiola, la strapiombante parete est. Sulla cima si ergeva probabilmente l’antico castello.
Sasso-della-Cocchiola-castello
Sasso della Cocchiola: tra la vegetazione si notano radi resti murari di antiche strutture, forse del medievale castello.
Sasso-della-Cocchiola-panorama
Sasso della Cocchiola, l’ampio panorama verso l’incontaminata Alpe della Luna

Aggiornamenti successivi all’uscita del Volume:

Cocchiola

  • A seguito dei lavori per la posa del nuovo metanodotto è stato in parte modificato, nel luglio 2020, il caratteristico sistema calanchivo all’inizio della strada d’accesso all’altipiano della Cocchiola. Il progetto prevede, ad opere ultimate, il ripristino morfologico, idraulico e vegetazionale.

  • A meno di 100 metri dall’inizio della strada asfaltata per la Cocchiola, si trova sulla destra il vecchio tracciato della Strada Regia granducale (senza tuttavia alcun segno superficiale dell’antica pavimentazione). La via, interessata dai lavori per la posa del nuovo metanodotto nel luglio 2020, risulta allargata rispetto all’originario sedime.

  • In corrispondenza della grande pala eolica di crinale, soprastante il casolare della Cocchiola, è stata scoperta nel luglio 2020, a seguito dei lavori per la posa del metanodotto, un’importante testimonianza storica, l’antica pavimentazione della strada di Viamaggio, perfettamente conservata e situata esattamente nel luogo ipotizzato nel Volume Primo. Allo stato attuale sono in corso rilievi e studi della Sovrintendenza di Arezzo per appurarne l’origine, se medievale o di epoca granducale e per verificare se al di sotto possano esserci tracce di un percorso ancora più antico (romano?). Il piano stradale si trova poche decine di centimetri sotto la superficie del terreno ed è attualmente visibile per una lunghezza di qualche decina di metri. Il sito è al momento irraggiungibile in quanto all’interno del cantiere per la costruzione del metanodotto.

  • Il sentiero di crinale tra la Cocchiola e il Sasso della Cocchiola e di seguito in direzione di Badia Tedalda, la ex Strada Regia di epoca granducale, non è al momento percorribile in quanto occupata dal cantiere per la costruzione del nuovo metanodotto. L’area interessata, dove correva il sentiero, è stata sbancata ed allargata (lo stesso percorso era già stato interessato da un precedente sbancamento negli anni Settanta del Novecento per la costruzione del vecchio metanodotto). Il progetto prevede, ad opere ultimate, il ripristino morfologico, idraulico e vegetazionale.

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