La guida dettagliata del Monte della Zucca si trova nel volume Alta Val Marecchia: Passo di Frassineto – Sintigliano – Valdazze – Caprile – Fresciano (Volume Secondo).
Comune: Pieve Santo Stefano (Ar) – Badia Tedalda (Ar)
Quota: mt. 1261,3 s.l.m.
Dove si trova: detto anche Poggio della Zucca, costituisce lo spartiacque tra alta val Marecchia e alta val Tiberina. Dalla località Valdazze si percorre la strada carrareccia nella faggeta fino ad una grande antenna ripetitrice. Da qui sentiero ad elevata pendenza che in breve conduce alla boscosa cima del Monte della Zucca.
Descrizione: rilievo montuoso, spartiacque tra Adriatico e Tirreno, caratterizzato da cerrete e da estese faggete alle quote più elevate. Costituisce la testata della val Marecchia, in quanto dal lato di Pratieghi nasce l’omonimo fiume. Dalla boscosa cima il sentiero di crinale prosegue, talvolta con ampie vedute, laddove si aprono praterie, in un ambiente incontaminato fino al Passo delle Rocche, dal quale si discende da un lato a Ville di Roti (valle del torrente Isola, affluente del Tevere) e dall’altro a Pratieghi (alta val Marecchia). Sulla cime e lungo il percorso resti di trinceramenti della linea gotica tedesca risalenti al 1944, segnalati da apposita cartellonistica ad opera della Proloco di Badia Tedalda.
Coordinate GPS: 43°43’39,95”N 12°05’12,57”E
Per individuare la località sulla mappa satellitare copia le coordinate GPS e incollale in Google Earth (dal PC o dallo smartphone) andando su Ricerca→Cerca oppure in un navigatore GPS che supporti la ricerca con le coordinate.
Aggiornamenti successivi all’uscita del libro:
- Fonte di Fiorenza: a pag. 70 del Volume Secondo si parla di una sorgente poco sotto la sommità del Monte della Zucca. Un documento inedito del 1747 (idem nel 1766 e nel 1790) cita la Fonte di Fiorenza sotto la Zucca dove si trovava una terra soda e faggiata di proprietà della chiesa di Santa Maria delle Ville di Roti. Il terreno confinava con altri di proprietà dei monaci della Badia dei Tedaldi, con Giovanni Rosadi delle Valdazze e con Pier’Antonio da Pratieghi. Potrebbe essersi trattato della nostra sorgente, la più alta in quota sul Monte della Zucca (Biblioteca Vescovile Sansepolcro, Inventario II, 18-28, Ville di Roti).
Galleria fotografica del Monte della Zucca
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