Cerbaiolo

La guida dettagliata del Cerbaiolo si trova nel volume Alta Val Marecchia e dintorni: Viamaggio – La Spinella – Cerbaiolo – Cocchiola (Volume Primo).

Novità

Oltre al capitolo dedicato al Cerbaiolo nel volume Alta Val Marecchia e dintorni: Viamaggio – La Spinella – Cerbaiolo – Cocchiola è ora disponibile una monografia dedicata esclusivamente al Sacro eremo:

Cerbaiolo
l’eremo
sul
cammino di San Francesco d’Assisi
e sul
Cammino di Sant’Antonio da Padova

Copertina del libro Cerbaiolo

Disponibile in libreria e negli store online

La guida completa dell’antico eremo del Cerbaiolo, non lontano dal centro spirituale della Verna, in alta val Tiberina, lungo i due cammini di San Francesco (da La Verna ad Assisi e da Rimini a La Verna) e lungo il cammino di Sant’Antonio da Padova. Estrapolata, adattata e ampliata, con numerose notizie inedite, dal volume Alta Val Marecchia, storia, arte, ambiente, cultura (Volume Primo), la guida, corredata di mappe, tempi di percorrenza, fotografie e disegni, offre al viandante e al pellegrino uno sguardo approfondito sugli aspetti storici, artistici e ambientali del Cerbaiolo e dei suoi immediati dintorni, dal Monte Petroso al Passo di Viamaggio fino alla Riserva Naturale di Montalto. Uno strumento irrinunciabile per gli spiriti curiosi, utile per approfondire la conoscenza dei luoghi rendendo ancor più interessante il percorso e capace di favorire quella ricerca interiore alla base di ogni cammino, religioso e laico.

Autore: Massimo Gugnoni
Editore: Youcanprint
Pubblicazione: novembre 2022
Codice Isbn: 9791221422931
Pagine: 172
Formato: cartaceo
Prezzo: 16.90 euro.


Cerbaiolo

Comune: Pieve Santo Stefano (Ar)
Quota: mt. 780 s.l.m.
Dove si trova: dal Passo di Viamaggio vecchia strada comunale Sestinese (Via del Cerbaiolo) oppure tramite sentiero n. 2 dal Passo di Viamaggio fino all’eremo di Cerbaiolo. Da Pieve Santo Stefano sentiero n. 2 (inizio da Via del Gioiello), oppure vecchia strada comunale Sestinese (Via del Cerbaiolo), il cui attacco si trova poco fuori dal paese, in direzione Sansepolcro lungo la vecchia strada statale.
Descrizione: eremo (ex monastero benedettino, poi ex convento francescano) e chiesa di sant’Antonio, di antiche origini, caratterizzati da ammassi rocciosi in posizione altamente panoramica sull’alta val Tiberina e il lago di Montedoglio. Suggestiva la cappella di Sant’Antonio nel pendio boscoso a valle dell’eremo. A breve distanza dall’eremo si trovano il Cristo scolpito nella roccia, il cimitero e la rupe rocciosa panoramica facilmente raggiungibile al di sopra della struttura.

Coordinate GPS: 43°40’18.27”N 12°05’16.33”E
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Galleria fotografica

Cerbaiolo veduta dell'antico convento
Veduta dell’eremo dal sentiero per Le Camerelle.
Cerbaiolo-visto-dal-Monte-Gallione
Cerbaiolo: veduta dal Monte Gallione. Sullo sfondo i rilievi del Casentino.
Cerbaiolo-dal-Monte-Petroso
Veduta dal Monte Petroso, il rilievo a guardia dell’alta val Tiberina.
Cerbaiolo-strada di accesso-all'antico convento
La mulattiera erbosa all’arrivo all’ex convento.
Cerbaiolo-chiesa-di Sant'Antonio
Cerbaiolo: facciata della chiesa di Sant’Antonio.
Cerbaiolo-lato rivolto a sud
Cerbaiolo: parte del complesso rivolta a sud, ripresa dal sentiero per il Passo di Viamaggio.
Cerbaiolo-antico convento a contatto con le pareti rocciose
Cerbaiolo: parte dell’ex convento direttamente a contatto con le pareti rocciose.
L'antico convento del Cerbaiolo-con le murature a pochi centimetri dalle rocce
Cerbaiolo: le pareti della muratura si innalzano a pochi centimetri dalla roccia.
Cerbaiolo-panorama-val-Tiberina
Cerbaiolo: dall’ex convento si gode un ampio panorama verso la sottostante val Tiberina.
Rocce strapiombanti sull'eremo del Cerbaiolo, con superba visuale della val Tiberina
Cerbaiolo: superba visuale dalle pareti rocciose che si innalzano sopra l’eremo, con il lago di Montedoglio e l’Appennino umbro-toscano.
Croce sulle rocce sopra il Cerbaiolo
Croce sulla cima del rilievo soprastante il Cerbaiolo. Alle spalle il crinale che divide la val Marecchia dalla val Tiberina e sullo sfondo la sagoma del Monte dei Frati, massima elevazione dell’Alpe della Luna.
Antiche strade nel bosco del Cerbaiolo
Cerbaiolo: un’antica strada al di sopra dell’eremo.
Anfratti rocciosi nel bosco del Cerbaiolo
Cerbaiolo: numerosi sono gli anfratti rocciosi che costellano l’intero pendio e dove non è difficile immaginare gli antichi eremiti in preghiera.
Cerbaiolo-cimitero
Cerbaiolo: un poco più a valle dell’eremo sorge il piccolo cimitero che accoglie una manciata di tombe, tra le quali quella dell’eremita Chiara.
Cerbaiolo-Cristo-nella-roccia
Cerbaiolo: a breve distanza dall’eremo si trova il Cristo scolpito nella roccia.

cappella di sant’antonio

Cerbaiolo-cappella-di-Sant'Antonio
Cerbaiolo: appena al di sotto dell’eremo sorge, su uno sperone roccioso, l’isolata cappella di Sant’Antonio.

cappella di sant’antonio

Cerbaiolo-cappella-dove Sant'Antonio si ritirava in preghiera
Cerbaiolo: entrata della cappella di San’Antonio

cappella di sant’antonio

Cerbaiolo-cappella-Sant'Antonio-innestata sulla nuda roccia
Cerbaiolo: fianco della cappella di Sant’Antonio, adagiata sullo scoglio roccioso.
Cerbaiolo-cappella-Sant'Antonio-parete-strapiombante simile ad un'alta torre
Cerbaiolo, parte posteriore della cappella di Sant’Antonio, simile ad un’alta torre nella quale è stato ricavato un piccolo ambiente eremitico.

Aggiornamenti successivi all’uscita del libro:

  • Caduto Grande Guerra/1: Gennaioli Arturo, nato a Cerbaiolo il 28 dicembre 1891 da Angiolo e Carola Antonelli, agricoltore residente al Cerbaiolo, fu richiamato al servizio di leva nell’estate del 1914. Allo scoppio delle ostilità fu spedito col 128° Reggimento Fanteria Firenze sul fronte dell’Isonzo nella zona del Monte Sabotino-Plava-Zagora. Morì di tifo preso al fronte l’8 ottobre 1915 nell’ospedale da campo n. 230 di Langoris (Angoris, poco più di 10 km. ad ovest di Gorizia), località spesswo soggetta a granate e colpi nemici. Sepolto a Cormons (Gorizia) non è noto se il corpo sia stato traslato al sacrario di Redipuglia.
  • Caduto Grande Guerra/2: Manenti Vito, nato a Verghereto il 7 dicembre 1890 da Severo e Marianna Falzoni, agricoltore residente al Cerbaiolo, richiamato al servizio di leva nell’estate del 1914. Soldato del 3° Reggimento del Genio Radiotelegrafisti (non è noto al momento se facesse parte di una compagnia Telegrafisti, della compagnia Treno o della Milizia Mobile), morì a causa delle ferite riportate a Gradisca d’Isonzo (Gorizia), presso l’ospedaletto da campo n.99, il 21 ottobre 1915 secondo l’Albo d’Oro dei Caduti della Grande Guerra, il 31 ottobre secondo il certificato di morte della parrocchia del Cerbaiolo. Fu sepolto nella vicina Romans d’Isonzo. Non è noto se la salma sia stata traslata al Sacrario di Redipuglia.
  • Caduto Grande Guerra/3: Marini Dante, nato a Badia Tedalda il 24 giugno 1889 da Antonio e Pandolfi Adelaide, operaio residente al Cerbaiolo. richiamato al servizio di leva fin dall’estate del 1914. Soldato del 3° Bersaglieri ciclisti, in organico al reggimento impegnato nel settore dolomitico d’alta quota (Col di Lana, Lagazuoi), i battaglioni di ciclisti venivano tuttavia dislocati di volta in volta ove ci fosse bisogno di uomini per azioni offensive o per coprire falle difensive, coprendo anche grandi distanze in bicicletta. Risulta caduto, per ferita da scheggia di granata nel corpo, il 23 aprile 1916 alle cave di Selz (Monfalcone), presso la famigerata quota 70, teatro di sanguinosi e ripetuti combattimenti. Secondo A. Tacchini (Storia Tifernate) venne sepolto sul posto, mentre secondo il registro dei morti della parrocchia del Cerbaiolo, redatto da don Fedele Bellini, fu sepolto nel cimitero civile (non è specificata la località). Il corpo venne traslato nel 1938 nel Sacrario di Redipuglia (Gorizia), dove riposa nel loculo 22779 (gradone 12).
  • Famiglia contadina nel 1920: fino al 1920 abitò al Cerbaiolo, nella casa colonica, la famiglia Bini, proveniente dal podere del Ferraiolo (Viamaggio). In quell’anno si trasferì al Bastione, il casolare alle pendici dell’Alpe della Luna sulla strada per Pian della Capanna.
  • Ultimi abitanti: l’ultima famiglia contadina ad abitare la casa colonica annessa all’ex convento distrutto dagli eventi bellici, abbandonò la frazione attorno al 1965.
  • Croce in ferro: nel 2021 è stata restaurata la vecchia croce in ferro abbandonata nel luogo dove sorgeva la canonica distrutta dagli eventi bellici.
  • Nuova ipotesi sull’antico fontanile in pietra lavorata situato a lato della strada comunale (Via Cerbaiolo) tra il Passo di Viamaggio e il bivio per l’eremo: la pietra superiore dalla quale fuoriesce la cannella di erogazione dell’acqua, potrebbe essere una parte di macina di un antico mulino. Allo stato attuale delle conoscenze non risulta alcuna presenza di tali strutture nelle immediate vicinanze, per cui si potrebbe avanzare l’ipotesi che, in un edificio non distante, vi fosse una macina, mossa dalla forza animale, per la lavorazione del guado, la pianta dai fiori gialli estremamente comune in zona e la cui lavorazione era diffusamente praticata per ottenere il colorante blu per tessuti, ampiamente utilizzato nel medioevo e durante il rinascimento fino all’epoca preindustriale. A memoria dei più anziani non vi sono mai state modifiche al fontanile se non il muretto in pietra di contenimento realizzato dal Corpo Forestale dello Stato tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Analogo fontanile, meno elaborato, lo troviamo sulla stessa strada a 2,4 km. dal fondovalle, privo della macina e localmente chiamato Pippatappa. La sorgente di quest’ultimo fontanile la si trova qualche decina di metri a monte del manufatto. Ambedue non erogano attualmente acqua, sembra per mancanza di controlli sulla qualità della stessa. L’attuale strada venne migliorata e modificata nella sua forma attuale nel corso del XIX secolo, periodo nel quale i due manufatti potrebbero essere stati trasportati in loco.
Fontanile Via Cerbaiolo Pieve Santo Stefano
L’analogo fontanile situato più a valle lungo la medesima via.

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