Valdazze di Sotto

La guida dettagliata di Valdazze di Sotto si trova nel volume Alta Val Marecchia: Passo di Frassineto – Sintigliano – Valdazze – Caprile – Fresciano (Volume Secondo).

Comune: Pieve Santo Stefano (Ar) – Badia Tedalda (Ar)
Quota: mt.919 s.l.m.
Dove si trova: lungo la vecchia strada tra Valdazze e Pratieghi, sul versante est del Monte della Zucca digradante nel fiume Marecchia. Dallo slargo centrale di Valdazze si imbocca la carrareccia per Pratieghi (sconsigliato l’uso dell’auto) fino a raggiungere in poche centinaia di metri, a lato della strada, i ruderi avvolti dalla vegetazione, non sempre riconoscibili, dell’antica Valdazze, comunemente detta Valdazze di Sotto.
Descrizione: gruppo di edifici diroccato, sulla via del totale disfacimento, sorto sulla medievale strada Pratieghi-Pieve Santo Stefano e con ogni probabilità lungo il tracciato di un’antica via che da Fresciano-Caprile, passando da Valdazze, scendeva a Pieve Santo Stefano, in val Tiberina. Il bosco e la vegetazione, in fase di avanzamento, unita alla caduta, anno dopo anno, delle antiche murature, stanno facendo scomparire la frazione, attraversata dal confine tra i comuni di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano.

Coordinate GPS: 43°43’05.60”N 12°05’51.98”E
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– Aggiornamenti successivi all’uscita del libro:

  • Capostipite dei Rosati storici abitanti delle Valdazze? Un documento inedito del 1766 menziona i Prati dell’Aquila alle Valdazze, luogo nel quale la chiesa di San Giovanni Battista (scomparsa) di Roti possedeva un piccolo appezzamento di terreno prativo confinante su tutti i lati coi terreni dei monaci di Badia Tedalda. Nello steso documento, e sempre ai Prati dell’Aquila, si menziona un luogo detto Fossa della Chiesa (non identificato), nel quale un tal Rosado dalle Valdazze possedeva un terreno. Il nome del proprietario potrebbe essere messo in relazione alla famiglia Rosati che abitò il casolare delle Valdazze di Sotto fino al periodo Novecentesco, confermando una presenza ultrasecolare degli stessi nel medesimo luogo. Altresì il 18 maggio 1782 morì a sessant’anni circa Maria moglie di Rosado Rosadi dalle Valdazze, sepolta nella chiesa di Viulle di Roti, l’uno luglio 1793 fu battezzata alla pieve di Pratieghi Maria Francesca, figlia di Francesco Rosadi (il nome Rosado si è trasformato in cognome) dalle Valdazze. la stessa Francesca, due anni dopo, il 28 gennaio 1795 morì in infanzia e fu seppellita nella chiesa delle Ville di Roti.
    Fonte: documenti inedito Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro, Inventari II 18-28, Busta 23 Roti-Cercetole e Duplicati dei libri parrocchiali dal 1793 al 1794, Tomo XII, Libro dei Defunti del 1782 e del 1795 della chiesa di San Lorenzo alle Ville di Roti.
  • Antichi abitanti delle Valdazze: il 6 maggio 1638 viene battezzata nella pieve di Corliano, entro la quale ricadeva Valdazze (pieve scomparsa) Apollonia figlia di Andrea del fu Mario dalle Valdazze. Andrea era sposato con donna Diamante figlia di Lorenzo dalle Ville di Ruoti. Il battesimo fu celebrato dal sacerdote Giovanni Paolo alla presenza della comare (madrina o levatrice) donna Fiora di Agnelo da San Lorenzo (Ville di Roti).
    Nella stessa pieve e dallo stesso sacerdote viene battezzato il 27 marzo 1639 Guido figlio di Luca di Camillo dalle Valdazze e di donna Giovanna da Francesco da Fratelle, località sotto la stessa pieve.
    Fonte: Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro, Libro dei Battesimi della Pieve di Corliano 1637-1708.
  • Cognomi presenti alle Valdazze tra XVIII e XIX secolo: il registro dei battesimi della pieve di Santa Maria di Pratieghi menziona il 9 giugno 1782 la nascita e il battesimo, tenuto da don Bartolomeo Brizi, di Maria Giovanna Gaspera figliola di Salvadore Angioli e di donna Caterina conjugi dalle Valdazze parochia di San Lorenzo alle Ville di Ruoti, mentre qualche giorno dopo, il 18 giugno si cita Pier Giovanni Angilini dalla Valdazze.
    L’undici aprile 1816, sempre a Pratieghi, viene battezzata Maria Lucia nata da Giovan Battista Guerrini dalle Valdazze e da Rosa dalle Ville di Roti.
    Documenti conservati presso l’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro.
  • Fossa della Chiesa: nello stesso documento del 1766 di cui sopra si menziona l’accennato e interessante idronimo situato ai Prati dell’Aquila: la Fossa della Chiesa. Precedentemente, nel 1659 si cita il Fosso della Chiesa di San Silvestro alle Valdazze, probabilmente lo stesso. Peraltro il nome non compare nelle successive mappe catastali del 1826, in cui vi sono, ai Prati dell’Aquila, il Fosso del Prato Lungo (oggi Fosso dei Prati Lunghi), il Fosso delle Rianesi (Fosso del Rianese), il Fosso delle Valdazze e il Fosso di Campo Serapine (oggi Fosso del Seratino), tutti confluenti nel Fosso d’Orchio. Si potrebbe quindi ipotizzare che l’antico nome fosse relativo alla chiesa di San Silvestro, situata nei pressi delle Valdazze e della quale nel corso del Seicento rimanevano ancora i ruderi. Già nel Settecento, con la scomparsa dei ruderi, il corso d’acqua perse il nome di San Silvestro ed in seguito anche di quello di Chiesa.
  • Toponimo Peróne: nel libro a proposito del Poggio alle Valdazze si cita il nome Peróne riferito al Poggio stesso. Un documento inedito del 1659 cita il luogo detto Perone dove la chiesa di San Giovanni Battista di Ruoti possedeva un terreno confinante con quello del signor Tenente Corazzini delle Ville di Roti (Inventario di tutte le terre della chiesa parrocchiale della Natività di San Giovanni Battista di Ruoti, Inventari II, 18-28, Roti-Cercetole, 23 presso la Biblioteca Vescovile di Sansepolcro).
  • Un’antica strada per Viamaggio e il terreno detto Garanza: un documento inedito del 1747 cita un terreno alle Valdazze chiamato Garanza, di proprietà della chiesa di San Lorenzo delle Ville di Roti, confinante con la strada che và a Viamaggio. Per Viamaggio non dobbiamo intendere l’omonimo Passo, nel passato indicato come Alpe di Viamaggio, bensì la frazione, che peraltro in quell’anno non aveva l’attuale aspetto che assumerà solamente nel momento in cui venne elevata a dogana granducale. A tutt’oggi non siamo a conoscenza di collegamenti diretti tra Valdazze e Viamaggio. Potrebbe essersi quindi trattato della strada che dalle Valdazze, scendendo ad Arsicci (Strada di San Biagio), deviava nel fondovalle (località La Marecchia) per risalire a Viamaggio seguendo il Fosso della Giustizia. Di una certa importanza risulta anche il nome Garanza (detto Granza nell’inventario del 1790, di proprietà della chiesa di Santa Maria delle Ville di Roti, già scomparsa): esso indicava la pianta, detta Rubia tinctorum (Robbia dei pittori) dalla quale si ricavava il colorante rosso per la tintura dei panni, specialmente del lino in Toscana. In Europa la pianta fu importata fin dal XVII secolo, periodo al quale potrebbe quindi risalire il nome del terreno, sul quale è ragionevole supporre la coltivazione della pianta. Come ricordato nel Volume Secondo l’industria del lino era particolarmente sviluppata nell’alta val Tiberina e la coltura della Robbia avrebbe potuto rispondere esattamente alle richieste dell’industria tintoria (documento inedito rinvenuto presso la Biblioteca Vescovile di Sansepolcro, Inventari II, 18-28, Ville di Roti).

Galleria fotografica

Strada Valdazze-Pratieghi
Nella moderna Valdazze si trova l’imbocco della strada per Valdazze di Sotto e Pratieghi .
Strada Pratieghi Valdazze
Un tratto dell’antica strada Pratieghi-Valdazze.
Valdazze di Sotto
Valdazze di Sotto: ruderi tra la boscaglia.
Valdazze Badia Tedalda
Quello che era l’edificio principale di Valdazze col fronte sull’antica e scomparsa strada.
Valdazze di Sotto Pieve Santo Stefano
Valdazze di Sotto: facciata di antico edificio.
Valdazze di Sotto rudere
Particolare di antiche pietre a Valdazze di Sotto.
Valdazze di Sotto interno edificio
Valdazze di Sotto: interno di edificio con residui di intonaco.
Vecchia porta a Valdazze
Una vecchia porta resiste alle intemperie e all’avanzare della vegetazione.
Valdazze Pieve Santo Stefano
Un rudere spunta tra la boscaglia a Valdazze.
Valdazze panorama
Da Valdazze di Sotto si intravedono sul versante opposto, mimetizzati dal verde, gli edifici della moderna Valdazze.
Arsicci veduta
Al centro il paese di Arsicci ripreso dalla strada Valdazze-Pratieghi poco prima di Valdazze di Sotto.

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