Passo delle Coste

La guida dettagliata del Passo delle Coste si trova nel volume Alta Val Marecchia: Viamaggio – Cerbaiolo – Cocchiola (Volume Primo, pagine 38-39).


Comune: Badia Tedalda (Ar) – Pieve Santo Stefano (Ar)
Quota: mt. 1160 s.l.m.
Dove si trova:  dal Passo di Viamaggio si imbocca la carrareccia per Pian della Capanna e nei pressi del casolare Il Bastione si segue per 15 minuti circa la segnaletica per il Monte dei Frati (sentiero 00).
Descrizione: antico Passo, oggi di esclusivo uso forestale, tra la val Tiberina e la val Marecchia.

Coordinate GPS: 43°40’00.20”N 12°08’55.90”E
Per individuare la località sulla mappa satellitare copia le coordinate GPS e incollale in Google Earth (dal PC o dallo smartphone) andando su Ricerca→Cerca oppure in un navigatore GPS che supporti la ricerca con le coordinate.


Passo-delle-Coste
Il Passo delle Coste, oggi una strada forestale, spartiacque tra val Tiberina e Val Marecchia, ripreso dall’inizio del sentiero per il Monte dei Frati.
Passo-delle-Coste-panorama
Passo delle Coste: ampia visuale, libera dalla vegetazione, verso la val Tiberina e il Lago di Montedoglio.
Passo-delle-Coste-faggeta
Passo delle Coste: la faggeta sul versante nord, rivolto verso la val Marecchia.
Passo-delle-Coste-postazione-linea-gotica
Pochi metri sopra il Passo delle Coste una buca nel terreno indica la presenza di una postazione tedesca della linea gotica.
Bivio-Col-de-Pegli
Bivio, detto di Col de Pegli, situato sulla strada per Pian della Capanna. La mulattiera, inizialmente sulla nuda roccia, permette di raggiungere in pochi minuti di cammino il Passo delle Coste.

Aggiornamenti successivi all’uscita del Volume:

Passo delle Coste, sfollati e l’episodio del cane

  • Secondo più testimonianze orali, da ultima quella di Pierattelli Quinto Tullio di Fresciano, nato nel 1931 e presente al momento dei fatti narrati, nel settembre 1944 un gruppo di una quindicina di sfollati proveniente da Fresciano e da altri casolari, giunse al Passo delle Coste, l’impervio passaggio sull’Alpe della Luna tra val Marecchia e val Tiberina che avrebbe permesso loro di oltrepassare la linea del fronte e raggiungere Sansepolcro già liberata. Nel luogo detto Cancellino si incontrarono sul far della sera con altri sfollati preoccupati per la presenza di un cane nel gruppo che, col suo abbaiare, avrebbe messo a repentaglio la vita di tutti, data la massiccia presenza di truppe tedesche lungo l’intero crinale. Si decise così per la sua soppressione che venne attuata a colpi di bastone. Si salvò invece un maialino, che i presenti volevano ugualmente eliminare per evitare rumori, accudito e abbracciato per tutta la notte da una tal Annetta.

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