Passo di Viamaggio

La guida dettagliata del Passo di Viamaggio si trova nel volume Alta Val Marecchia e dintorni: Viamaggio – La Spinella – Cerbaiolo – Cocchiola (Volume Primo).


Comune: il Passo di Viamaggio si trova sul confine tra i comuni di Pieve Santo Stefano, nel quale ricadono gli edifici, e Badia Tedalda (Ar)
Quota: mt. 983,2 s.l.m.
Dove si trova: lungo la strada Marecchiese, sul crinale che divide la valle del Marecchia da quella del Tevere. Badia Tedalda: 7 km. – Sansepolcro: 19 km. – Pennabilli: 25 km. – Rimini: 73 km.
Descrizione: importante luogo di passaggio fin dall’antichità, utilizzato forse anche nel periodo romano per collegare, attraverso la Via Ariminensis, la città di Arezzo con Rimini. Dal secondo Novecento si è caratterizzato quale luogo di sosta lungo la Marecchiese, nel tragitto tra Rimini e Sansepolcro.

Coordinate GPS: 43°40’57.18”N 12°06’59.02”E
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Aggiornamenti successivi all’uscita del libro:

  • Contributo per la chiesa di San Giovanni Gualberto: la chiesa costruita nel 1953 al Passo di Viamaggio si avvalse del contributo, l’anno seguente, di lire 200.000 del Ministero dell’Interno, a fronte delle 870.000 richieste dal parroco della vicina Castelnuovo, don Armando Aputini.
    Fonte: Biblioteca Vescovile di Sansepolcro, busta Cerbaiolo.
  • La chiesa al Passo di Viamaggio sostituisce quella del Cerbaiolo: nella piccola chiesa si tennero, fin dalla sua costruzione, le funzioni religiose che avrebbero dovuto svolgersi alla chiesa di Sant’Antonio al Cerbaiolo, distrutta dai tedeschi nel 1944. Al Passo di Viamaggio vennero anche trasferiti gli arredi sacri superstiti del Cerbaiolo. Tuttavia nel 1959 il parroco don Giovanni Contessi scriveva al vescovo che, nonostante le premure del Marini, il proprietario della chiesa, essa era sprovvista delle cose più comuni e necessarie al minimo decoro, per lo svolgimento anche delle ordinarie funzioni religiose, mentre alle spese necessarie per celebrare le solennità (Corpus Domini, festa di San Giovanni Gualberto, Madonna del Rosario) provvedeva il popolo.
    Fonte: Biblioteca Vescovile di Sansepolcro, busta Cerbaiolo.
  • Donazione cappella di San Giovanni Gualberto: il 17 settembre 1962 Bonaventura Marini, proprietario della cappella, donò con atto notarile l’edificio religioso e 60 metri quadri di terreno alla Curia Vescovile di Sansepolcro. Marini Bonaventura (citato come Ventura nel libro) fu colui che aprì la prima osteria al Passo di Viamaggio.
  • I Marini al Passo di Viamaggio: i fratelli Marini, provenienti dalla frazione Lago di Badia Tedalda, comprarono il terreno al Passo di Viamaggio il 4 aprile 1933 da Giuseppe Fanfani. Successivamente costruirono i primi fabbricati lungo la strada.
  • Una fiera del bestiame al Passo? Pari Pio (1930-2022) del Poggio di Arsicci afferma (19-12-2021) che al Passo di Viamaggio si svolgeva, fino al 1949, una fiera del bestiame il giorno 20 agosto. Chiunque sia in possesso di ulteriori notizie può scrivere al seguente indirizzo mail: valledelmarecchia@gmail.com
  • Proprietà storica osteria: Nel libro si accenna all’apertura dell’osteria-ristorante al Passo di Viamaggio, detta inizialmente Osteria della Secola, dal nome della cuoca nonché moglie del proprietario di quella parte di edificio. Dal Supplemento alla Gazzetta Ufficiale n.168 del 16 luglio 1959 apprendiamo che Antonelli Secola, sposata in Marini, risultava la titolare dell’attività già allora chiamata Imperatore.
  • Riapertura punto di ristoro: dopo anni di chiusura ha riaperto, nel giugno 2020, un punto di ristoro al Passo di Viamaggio, il Bar l’Alpe, che non si trova però nei locali occupati dallo storico bar-ristorante descritto nel Volume Primo, ma in altra parte dello stesso fabbricato.

Passo di Viamaggio
Cappella di San Giovanni Gualberto, a fianco dei fabbricati sorti sul passo.
Passo di Viamaggio: ex centrale del metano, a pochi metri dai pozzi di estrazione, poi rivendita antiquaria di Siro Montini.

All’interno del libro: la storia del noto ristorante che nel secondo Novecento attirava al Passo di Viamaggio nomi noti del mondo dello spettacolo e della cultura; il racconto inedito dell’estrazione del metano al Passo di Viamaggio; il resoconto delle enormi difficoltà che durante la seconda guerra mondiale incontrarono gli alleati per superare l’accanita difesa sulla linea gotica da parte dei tedeschi; note sul confine geografico rappresentato dal Passo; suggerimenti per le escursioni sul crinale che divide la Val Marecchia dalla Val Tiberina.

Libro-Alta-Val-Marecchia-di Massimo Gugnoni al-Passo-di-Viamaggio
Anche al Passo di Viamaggio si trova il libro “Alta Val Marecchia, storia, arte, ambiente, cultura”.

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